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Come bloccare la calvizie senza finasteride.

 

 

 

In ambito tricologico, molte delle terapie che puntano a contrastare la calvizie si avvalgono della finasteride. Tuttavia, trattandosi di un prodotto farmaceutico, come tutti i medicinali è in grado di determinare effetti collaterali. Inoltre, i risultati che la finasteride è in grado di apportare cambiano molto a seconda dell’individuo, a conferma che a giocare un ruolo fondamentale per bloccare la calvizie e iniziare un processo inverso concorrono anche altri fattori.

Ebbene, se sceglierai di non utilizzare i farmaci per contrastare il diradamento dei capelli, sappi che esistono alcuni principi naturali che possono inibire la 5 alfa reduttasi, enzima responsabile della trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (o DHT). In questo modo, dunque, è possibile invertire almeno in parte il processo di diradamento dei capelli.

Per esempio, diversi studi hanno dimostrato che la Serenoa repens è in grado di inibire la 5 alfa reduttasi e contrastare la formazione dell’ormone DHT proprio a partire dal suo precursone, il testosterone. Agendo come antagonista recettoriale, può inoltre impedire al DHT di legarsi al recettore all’interno del citoplasma cellulare, e può svolgere un’efficace azione antinfiammatoria.

Alla Serenoa repens si possono di norma aggiungere degli ingredienti naturali particolarmente efficaci per ottenere un’azione integrata, come il tè verdelo zinco e la carnitina.


Foto farmaci

Se invece vuoi bloccare la calvizie con i farmaci, ma senza ricorrere alla finasteride, si puoi puntare sul minoxidil, un altro principio attivo farmacologico approvato dal Ministero della Salute. Nato come farmaco antiipertensivo, nei decenni è diventato anche utile come preparato anticalvizie.

Disponibile sotto forma di lozione ad uso topico, può essere applicato efficacemente sul cuoio capelluto con un dosaggio di 2 ml di soluzione al giorno al 2% o al 5%. Così facendo, con il passare del tempo può riattivare la crescita del capello, aumentando la vita media delle cellule della matrice del follicolo grazie anche ad un’azione antinfiammatoria e antifibrotica, oltre che all’azione vasodilatatoria.

Il farmaco risulta essere particolarmente utile nell’alopecia androgenetica, soprattutto sulla sommità del capo. In ogni caso, la sua azione sulla ricrescita e i benefici apportati sono limitati nel periodo del trattamento. Succede inoltre che gli effetti si invertono a distanza di 4-5 mesi dall’interruzione del trattamento.

In ogni caso, se applicato correttamente gli effetti collaterali sono piuttosto rari e riguardano quasi esclusivamente la dermatite allergica e l’ipertricosi. Se vuoi saperne di più, parlane con l’ambulatorio medico di riferimento, specializzato in tricologia: costituirà certamente il primo utile passo per contrastare la calvizie!