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Autotrapianto di capelli
Metodo FUT e FUE

 

 

 

 

 

Oggi il trapianto di capelli rappresenta il trattamento medico maggiormente proposto, con tecniche che nel corso degli anni sono andate perfezionandosi sempre più (FUT, Ultra Refined FUHT, FUE), al fine di migliorare il risultato estetico e renderlo più naturale possibile.

Elemento grafico


Cos’è la FUT
(Follicolar Unit Transplantation)?

Tale metodica consiste nel prelievo di follicoli piliferi da un’area del cuoio capelluto non soggetta a caduta androgenetica e nel successivo inserimento degli stessi nella zona calva o diradata.

I capelli trapiantati cresceranno normalmente per tutta la vita, non richiedendo nessun’altra cura se non l’ordinario lavaggio e il periodico accorciamento.
Sperimentata da anni con esiti eccellenti grazie al continuo aggiornamento e all’applicazione di metodiche all’avanguardia, viene eseguita da chirurghi altamente specializzati e da un’équipe altrettanto qualificata per rendere il più confortevole possibile ogni fase pre e post−operatoria. L’autotrapianto di capelli ha trovato la piena soddisfazione in coloro che l’hanno effettuato, risolvendo la mancanza dei capelli in maniera sicura, efficace e naturale.

L’intervento, nello specifico, viene eseguito in anestesia locale associata ad una blanda sedazione. Si preleva dapprima una striscia di cuoio capelluto, dalle regioni posteriore e/o laterali del capo, da cui verranno isolate le singole unità follicolari, ciascuna contenenti un numero di capelli variabile da 1 a 3. Per fare questo tipo di prelievo non è necessario rasare tutta l’area donatrice, anzi: questa tipologia di intervento permette di mantenere già da subito in tale zona i capelli della lunghezza desiderata. L’esito del prelievo della “strip” è abitualmente una sottilissima cicatrice della larghezza di meno di 1 mm, che può essere mascherata anche sotto i capelli molto corti e che potrà essere eventualmente “ripresa” in caso di successivi interventi, rimanendo in genere sempre sottile. La procedura di estrazione delle singole unità follicolari prima, e di inserimento delle stesse poi, si realizza avvalendosi dell’aiuto di sistemi di ingrandimento (che possono essere particolari tipi di microscopi o idonei occhiali dotati di binocolini ingrandenti). Si riduce in tal modo il traumatismo dei follicoli da reimpiantare: infatti, se è importante prelevare il maggior numero di unità follicolari, è altrettanto necessario che attecchiscano in elevata percentuale. La creazione di unità follicolari molto piccole consente al chirurgo di creare attaccature di capelli naturali, senza l’antiestetico "effetto bambola" che era caratteristico dei trapianti del passato.

Le singole unità follicolari (u.f.) vengono dunque collocate nelle zone in cui è presente diradamento o calvizie, dopo aver praticato delle incisioni in cui saranno alloggiate, secondo idonee modalità sia tecniche che estetiche. È a discrezione del chirurgo deciderne la collocazione sul cuoio capelluto, solitamente impiegando u.f. singole per la prima linea, al fine di dare massima naturalezza, e utilizzando u.f. multiple nelle aree retrostanti con lo scopo di dare maggior "copertura".

Immagine tecnologia FUT


Oltre a ridurre al minimo, come si è detto, il traumatismo dell’estrazione delle unità follicolari, un altro vantaggio della tecnica Ultra Refined FUHT è quello, in mani esperte, di ridurre i tempi tra espianto e reimpianto; infatti, più brevi sono questi tempi, maggiore è la percentuale di attecchimento. Seguirà la medicazione sia dell’area donatrice sia di quella ricevente e il paziente verrà quindi dimesso con le istruzioni post operatorie e le indicazioni dei farmaci da assumere (generalmente un antibiotico e un antiinfiammatorio). Le unità follicolari aderiranno presto, nella loro nuova sede, mediante la formazione di un piccolo coagulo. Il giorno successivo verrà effettuato il primo lavaggio con opportuna pulizia e disinfezione.

È da tener presente che potrebbero rendersi necessari più interventi, per raggiungere un risultato ottimale: questo dipende sia dal grado di calvizie che il paziente presenta al momento dell’intervento, sia dall’avanzare della calvizie stessa nel tempo.
La tecnica Ultra Refined FUHT è una tecnica estremamente precisa e raffinata, con cui si possono avere percentuali elevatissime di attecchimento dei capelli trapiantati.
Inoltre è un metodo:

  • sicuro, senza nessun problema di rigetto o di intolleranza, anche a distanza di tempo, poiché si utilizzano solo i propri capelli;
  • affidabile, effettuandosi ogni anno nel mondo oltre 200.000 sedute di autotrapianto di capelli (stima ISHRS);
  • flessibile, in quanto adatto sia per gli uomini che per le donne, dai piccoli diradamenti alle calvizie estese;
  • discreto, grazie ad una ricrescita graduale dai 3 mesi dopo la seduta ai 10-12 mesi;
  • pratico, in giornata, senza ricoveri, nessuna fasciatura, e con ritorno velocissimo alle normali attività
  • graduale, programmando l'infoltimento in più sedute;
  • durevole poiché, se correttamente eseguito, garantisce un risultato stabile fino a tarda età.


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Foto autotrapianto ai capelli

Cos’è la FUE (Follicolar Unit Extraction)?

Come per la FUT, prima di procedere con l’intervento verrà eseguita un’accurata pianificazione per definire l’attaccatura (hair line), che sia il più vicina possibile alle aspettative del paziente, facendo collimare le stesse con le necessarie esigenze tecniche: il tutto finalizzato ad un’ottimale riuscita del trapianto.

Il sopracitato autotrapianto di capelli verrà praticato mediante una moderna tecnica: la Follicolar Unit Extraction (comunemente chiamata FUE).

Si tratta di una tecnica che, sotto anestesia locale, a volte preceduta da una blanda sedazione, permette di estrarre i follicoli direttamente dall'area donatrice, per poter effettuare un trapianto di capelli. Le singole unità follicolari, in questo caso, vengono prelevate direttamente dall’area donatrice senza necessità per il chirurgo di effettuare un’incisione lineare (come invece avviene per la tecnica denominata “strip”).

Con la tecnica FUE uno strumento chiamato punch, le cui dimensioni variano da 0.7 a 1 mm, è utilizzato per realizzare una piccola incisione circolare nel derma attorno alla parte superiore dell’unità follicolare, che sarà poi estratta direttamente dal cuoio capelluto stesso.
Dopo aver praticato delle incisioni nelle zone affette da calvizie, gli innesti così ottenuti (grafts) verranno qui inserite, sempre secondo modalità sia tecniche che artistiche.

Immagine tecnologia FUE


Il principale vantaggio della FUE è quello di non produrre una cicatrice lineare: ciò costituisce un beneficio significativo soprattutto per quei pazienti che desiderano in futuro tenere i capelli nell’area donatrice molto corti (sotto il mezzo cm di lunghezza). Va precisato che la FUE non è comunque una tecnica “senza cicatrice”. Le cicatrici si presentano come segni puntiformi nell’area di estrazione e possono essere notate da un osservatore attento, soprattutto a capelli molto corti. La visibilità delle cicatrici è variabile in base alle caratteristiche personali del paziente.

Come per la FUT, anche per la FUE potrebbero rendersi necessari più interventi per raggiungere un risultato ottimale.

Alcune domande sul trapianto di capelli
Quando, dopo l’intervento, possono essere lavati i capelli?
Il primo shampoo potrà essere effettuato presso gli ambulatori Tricomedit il secondo giorno dopo l’intervento, contestualmente ad un primo controllo, e potrà poi essere ripetuto per i successivi 15 giorni anche al proprio domicilio con un detergente idoneo ad azione antibatterica. In seguito si potranno riprendere i lavaggi con lo shampoo desiderato, purché delicato per cute e capelli.
Cosa succede dopo l'intervento sulla parte operata?
Al termine dell’intervento, non occorrono solitamente bendaggi né fasciature. Dopo l’intervento, laddove sono state inserite le unità follicolari, si formeranno minuscole crosticine. A cicatrizzazione avvenuta, le crosticine cadranno, talvolta portando con sé i capelli in esse inglobati: in tal caso non bisognerà preoccuparsi perché, rimanendo internamente il follicolo, i nuovi capelli cominceranno a essere visibili dopo circa due mesi e a crescere poi normalmente. I punti di sutura dell’area donatrice verranno rimossi dopo circa 10 giorni dall’intervento.
Ci può essere rigetto dei capelli trapiantati?
Assolutamente no: i capelli trapiantati provengono dallo stesso paziente e come tali sono riconosciuti dall’organismo.
Quanto dura un intervento di autotrapianto di capelli?
L’intervento si effettua in giornata. La durata può variare in base alla tecnica utilizzata, all’estensione della zona da infoltire e alle caratteristiche del paziente.
Quanto tempo è necessario attendere prima di effettuare una nuova seduta?
La distanza che si consiglia tra una seduta e l’altra è di almeno sei mesi.
Quali sono le controindicazioni di un trapianto di capelli?
Escludendo gravi malattie o importanti problemi di salute, non esistono controindicazioni particolari all’autotrapianto di capelli. In ogni caso, così come per ogni altro intervento chirurgico, prima della seduta vengono eseguiti specifici esami del sangue, delle urine e cardiaci.
I capelli trapiantati crescono come gli altri?
I follicoli piliferi trapiantati cominceranno a produrre i nuovi capelli intorno alla dodicesima settimana dall'intervento, ma non è escluso che possano ricrescere con lieve anticipo o posticipo. La crescita proseguirà con il ritmo e modalità simili alla loro sede di origine (circa 1-1,5 cm al mese). Il paziente potrà quindi scegliere a quale lunghezza portarli e come accorciarli.
Quanto costa un trapianto di capelli?
Il costo di un trapianto di capelli varia in base all’ampiezza della zona da infoltire e alla quantità dei capelli che si possono prelevare dalla regione donatrice.